Massimo Signorini
MASSIMO SIGNORINI
Si diploma in fisarmonica al Conservatorio Statale di Musica Luigi Cherubini di Firenze con il massimo dei voti lode e menzione d’onore sotto la guida del maestro Ivano Battiston e successivamente ottiene il diploma in Jazz con la laurea triennale sotto la guida del maestro Mauro Grossi presso l’I.S.S.M, Pietro Mascagni di Livorno. Parallelamente alla fisarmonica si laurea laurea con il massimo dei voti in Cinema Teatro Produzioni Multimediali presso la Facoltà di Lettere dell’Università Pubblica e Politica presso l’Università di Pisa e con il massimo dei voti conclude il Master di II Livello in Comunicazione Pubblica e Politica presso sempre presso l’Università di Pisa. Si specializza nel repertorio barocco, contemporaneo e jazz con vari docenti tra cui: I. Battiston,
S. Di Gesualdo, S. Hussong, T. Anzellotti, R. Galliano, H. Noth, J. Macerollo, F. S. Paz, M. Grossi, M. Gianmarco, G. Trovesi e M.A. Barcos. Attualmente è attivo come concertista solita, spaziando dalle trascrizioni e adattamenti di musiche antiche, barocche e romantiche (G. Frescobaldi, C. Merulo, F. Couperin, J.S. Bach, D. Scarlatti, G.F. Haendel, D. Zipoli etc…) al repertorio contemporaneo di letteratura originale per fisarmonica (L. Berio, F. Bettinelli, F. Donatoni, G.G. Luporini, S. Gubaidulina, S. di Gesualdo, U. Rojko, I. Fedele, S. Sciarrino, A. Solbiati etc…) fino a spaziare alla world-music, al jazz e alle musiche da film (A. Piazzolla, L. Fancelli, R. Galliano, N. Rota, E. Morricone, C. Corea, A. Ibrahim, K. Barron, etc…). Ha eseguito composizioni in prima assoluta, sia in veste di fisarmonicista solista che in ensemble e in orchestra, di autori quali: Beat Furrer (Canti notturni (Torino, 2007) con l’Orchestra Sinfonica della Rai; Bruno de Franceschi, Claire (Perugia, 2008) radiodramma musicale liberamente tratto da “La visita della vecchia signora” di F.Durrenmatt, Maria Francesca Romana Terreni, Alle prime ore del giorno e Falce di luna (Pisa, 2009) con il flautista Stefano Agostini; Maurilio Cacciatore, Meccanica degli Avatar (Firenze, 2017) con la Contemporartensemble; Roberto Prezioso, Paranoise (Firenze, 2017) con la Contemporartensemble; Marco Vanni, The pawnshop (2017) con Marco Vanni e proiezione del film muto The pawnshop di Charlie Chaplin; Alessandro Magini, Sei (Vinci, 2019) e Le Voci di Urania (Collesalvetti, 2022) con il Quintetto Italiano di Fisarmoniche; Gianmarco Caselli, Musica delle tenebre (Lucca, 2020) con elettronica.
Collabora in qualità di solista e di prima parte, con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia in Roma, l’Orchestra del Laboratorio Lirico Toscano, l’Orchestra del Festival Pucciniano, la ContemporArtEnsemble etc… Collabora da oltre venti anni con la Compagnia Stabile di Teatro Lombardi-Tiezzi e con autori di musiche da film, fiction e musica d’autore del calibro di H. Shore, N. Piovani, F. Piersanti,
V. Capossela e con gli attori e cantanti F. Paolantoni, D. Riondino, S. Lombardi, S. Cristicchi e con i registi M. Luzi, F. Tiezzi, C. Virzì, A. Calenda, e A. Pizzech. Nel 2011 è stata dedicata a Massimo Signorini un’intera puntata a Qui Comincia su Radio 3 per la presentazione del suo libro Fisarmonica e Interpretazione – Un’introduzione e cinquanta interviste edito da Felici Editore. È docente di fisarmonica presso il Conservatorio Statale di Musica Domenico Cimarosa di Avellino (2013) e la Scuola Giuseppe Bonamici di Pisa (2022). Pubblica materiale di saggistica, didattica e composizioni musicali per le case editrici: Ut Orpheus di Bologna, Sillabe di Livorno ed Il Campano di Pisa. Nel 2012 ha recuperato il nome dell’Accademia degli Avvalorati di Livorno sotto forma di associazione APS valorizzando le tradizioni musicali ed artistiche della Città di Livorno ed in particolar modo creando un repertorio internazionale tutto per fisarmonica tratto dalle composizioni dai compositori livornesi quali: Palmira Orso, Filippo Gragnani, Giovanni Paolo Schulthesius, Giovanni Francesco Giuliani, Pietro Nardini, Giuseppe Maria Cambini, Jean Baptiste Stuck e Pietro Mascagni.